Mi seve una quantita' per confrontare due volumi d'aria in termini di calore o in gergo "freddo". Tu saprai bene che il calore e' una grandezza che di per se non vuol dire nulla, ha senso solo se lo rapportiamo a due estremi di un percorso termodinamico ad esempio due stati di temperatura t1 e t2, un po' come avviene per i potenziali di qualsiasi campo vettoriale conservativo. Il potenziale e' un integrale generale che presuppone una costante d' integrazione, acquisisce significato fisico, il differenziale di potenziale. Partiamo dall'esempio dell'acqua. Ho un litro d'acqua ad una certa temperatura, voglio valutare il suo potenziale freddo, come faccio? Sara' un qualcosa legato al calore associato allo stato iniziale e allo stato potenziale di riferimento (che scelgo arbitrariamente come temperatura t2) in quanto il calore ha bisogno di due estremi per assumere significato fisico. Quindi prendo il mio litro d'acqua a temperatura t1, la metto in una pentola che per semplicita' suppongo abbia calore specifico nullo, e comincio a fornirgli calore tramite una sorgente. Prendo un termometro, quando l'acqua arriva a temperatura t2 spengo la sorgente. La mia sorgente possiede una potenza d'erogazione dell'energia w, moltiplico il tempo che ho impiegato per raggiungere t2 per questa potenza ed ho il calore che devo fornire al mio chilo di acqua per portarla alla temperatura di riferimento t2. Questo calore mi da la misura energetica di quanto fosse fredda quel litro d'acqua. Passiamo ora all'aria. Prendiamo un chilo d'aria a temperatura t1, poniamolo idealmente dentro un contenitore che permetta il passaggio di calore ma non lo spostamento (lavoro impedito). Ripeto lo stesso esperimento di valutazione il potenziale freddo del chilo d'acqua, con il chilo d'aria. Scelgo un sorgente di potenza w, un termometro, un orologio, un contenitore rigido ideale che non assorba calore, una temperatura t2 di riferimento. Questo è' cio' che nei fatti vorrei fare, passiamo ora alle formule. Per il primo principio della termodinamica di ha dU= dQ-dL che significa che fornita una quantita' infinitesima di calore dQ il sistema termodinamico risponde con un aumento dell'energia interna e se possibile con un lavoro sull'esterno. Bene, il volume d'aria di cui prima, costituente un sistema termodinamico riceve quindi un dQ a volume costante, in quanto il contenitore e' rigido ed il sistema non puo' compiere lavoro sull'sterno. Quindi per il primo principio della termodinamica tutto il calore che si fornisce al sistema per portarlo alla temperatura di riferimento t2, causa un'aumento di energia interna dU. Si sa che per i gas la formula dell'energia interna a volume costante risulta essere dU= n Cv dt , con dt = t2-t1 nel presente caso. Si confonda solo nella presente esposizione l'operatore differenziale con il Delta di differenza finita. Per l'aria si ha che Cv= Cp /1.4. Quindi il mio calcolo era portato solo per stabilire tramite quanto esposto sopra un potenziale freddo della massa d'aria in gioco pensata racchiusa alla temperatura t1 entro un contenitore ideale rigido e senza impedenza termica, riscaldandola fino alla temperatura di riferimento t2 (0gradi C) e misurando il calore fornito nell'aumento della sua energia interna. Un saluto